Natale 1956: arriva la tv in Sardegna

In tutti i giornali sardi si sprecano i consigli sul come usare il nuovo apparecchio televisivo per una buona ricezione e come registrare il “monoscopio”, la luminosità e il contrasto.

di Sergio Atzeni

Pochi giorni prima di Natale del 1956 i sardi apprendono che entro capodanno anche nell’isola arriverà il segnale televisivo.
Con due anni di ritardo rispetto al resto d’Italia anche in Sardegna si potranno accendere così gli schermi tv.

In tutti i giornali sardi si sprecano i consigli sul come usare il nuovo apparecchio televisivo per una buona ricezione e come registrare il “monoscopio”, la luminosità e il contrasto.

Il 31 dicembre alle 20,50 il presidente del consiglio Antonio Segni appare nello schermo con un breve discorso a quei pochi sardi che si possono permettere un televisore.

E’ il via ufficiale alle trasmissioni che iniziano con due documentari di mezzora, segue alle 21,15 il telegiornale, alle 21,30 un riepilogo dei principali avvenimenti dell’anno poi alle 22,15 un programma di musica leggera con Giampiero Boneschi e alle 22,45 la ripresa diretta dal Teatro alla Scala dello schiaccianoci di Ciakowski.
Le trasmissioni si concludono alle 23,30 un programma musicale in collegamento con un locale notturno.

Questa la prima giornata della tv in Sardegna.
Si conclude con una buona notizia un anno nel quale si è sfiorata la terza guerra mondiale a causa della rivolta antisovietica dell’Ungheria, tra ottobre e novembre, repressa nel sangue e la crisi di Suez che aveva visto inglesi, francesi e israeliani occupare il canale nazionalizzato dagli egiziani sostenuti dai sovietici con una pericolosa contrapposizione per gli equilibri mondiali.

Grande eco nell’isola ha il tragico incidente che ha visto precipitare un Dc3 della Lai (Linee aeree italiane) in servizio tra Roma e Milano nei monti del Trentino: proprio il giorno di Natale viene ritrovato l’aereo con i corpi senza vita dei 21 passeggeri.

Sarà un Natale amaro per 35 operai del Cantiere scuola di via Is Mirrionis a Cagliari che perderanno il posto di lavoro per il mancato arrivo di fondi regionali, c’è chi invece si arrangia e va a caccia di conigli a Monte Urpinu con tanto di furetto e reti: Francesco Mamusa di 32 anni però se la cava e viene assolto per insufficienza di prove.

Qualche altro si interessa invece della pesca con la dinamite nel porto di Cagliari: Mario Farci e Gaetano Marcialis sono sorpresi con le “mani nel pescato” dalla guardia di finanza nelle vicinanze del molo di levante.

Prezzi proibitivi a Natale per gli oristanesi che rischiano d non poter avere a tavola per le festività il classico agnello, la situazione è grave però in tutta la Sardegna dove manca il lavoro e, chi ce l’ha, percepisce stipendi da fame.
La neonata Regione autonoma ha tanti problemi da risolvere ma poche risorse e lo stato compie la buona azione in quel Natale del 1956 stanziando due miliardi di lire per la rinascita della Sardegna.

Rimangono sul tappeto Anche la mancanza di abitazioni per le distruzioni dei bombardamenti soprattutto a Cagliari dove decine di famiglie vivono accampate dentro le tombe di Tuvixeddu e negli anfratti dell’anfiteatro, altre sono ospitate in caserme militari e al Poetto nello stabilimento balneare Ausonia.
I trasporti sono il tallone d’Achille della Sardegna e da quel fronte arrivano sempre cattive notizie come l’allarme a Porto Torres e Olbia per le voci che circolano sulla soppressione di cinque linee marittime per Livorno dovute alla riorganizzazione dei trasporti marittimi che creerebbe gravi conseguenze in Sardegna.

Sempre in tema di trasporti preoccupa l’abbandono dell’aeroporto Vena Fiorita di Olbia che viene considerato di poco utilità perché privo di collegamenti stradali: una sorta di “campanile provinciale” che vede in quei giorni più forti i fautori del rafforzamento dello scalo di Alghero per la sua vicinanza con Sassari.
Una buona notizia finalmente in quel settore: il prossimo 10 Marzo sarà varata a Taranto la motonave Torres di quattro mila tonnellate e destinata al collegamento trisettimanale Porto Torres-Genova.

La cronaca nera in quei giorni di fine 1956 fa registrare una rapina nel colle di Tuvixeddu dove Giuliana Marongiu di 24 anni mentre rientrava a casa è aggredita e rapinata della borsetta riportando diverse ferite,

Terrore in pieno centro a Monserrato, Anna Melis 19 anni di Selargius ferisce a colpi di pistola il fidanzato Ignazio Espis di 23 anni di Pirri perché nonostante fosse incinta non voleva sentirne di sposarla: dopo il tragico fatto Ignazio Espis decide però per le nozze riparatrici in una cerimonia organizzata inevitabilmente in carcere dove Anna Melis rimarrà rinchiusa per tentato omicidio.
Tragica fine di una bimba di 20 mesi, Lorenza Marengo che, approfittando di un attimo di distrazione della mamma, beve dell’acido muriatico.
Parere positivo della commissione finanza e tesoro della Camera sulla istituzione di una quarta provincia in Sardegna, qualcuno ritiene però che ci sia uno spreco inutile di denaro pubblico.
Gli oristanesi invece iniziano a illudersi ma dovranno attendere ancora molti anni perché dovranno superare tanti ostacoli e tanti nemici: la provincia di Nuoro per esempio fa sapere che è nettamente contraria alla nuova provincia.

Buone notizie per chi dal prossimo giugno dovrà affrontare l’esame di ammissione alle scuole medie proprio in quel fine anno il ministero comunica che è abolita la prova di analisi logica e che le poesie da sapere a memoria saranno cinque e non dieci.
La vigila di Natale come consuetudine i sardi la festeggiano tra le mura domestiche per la classica cena.

Il giorno di Natale invece i cinema vengono presi d’assalto. A Cagliari al teatro Massimo si sta in piedi per il film Trapezio con Gina Lollobrigida, Burt Lancaster e Tony Curtis, all’Ariston proiettano “Totò Peppino e il fuorilegge”, all’Astra “Sangue Misto” con Ava Gardner e Stewart Granger: Tutte prime visioni che in molti non si possono permettere e devono optare per il Quattro Fontane che con 100 lire offre “Il medico dei Pazzi” con Totò o il Nuovo Odeon dove con 150 lire si può assistere al “Ferroviere” di Pietro Germi.

Ci sono in molti che si accontentano invece di assistere gratuitamente al concerto della banda cittadina che si esibisce in via Roma eseguendo sinfonie, marce sinfoniche e brani d’opera.
Il 31 dicembre la temperatura minima in Sardegna si avvicina allo zero, tanti ristoranti offrono il cenone e “per la prima volta” anche le trasmissioni televisive, chi vuol stare a casa invece alla modica cifra di mille lire può acquistare un panettone da un chilo e una bottiglia di spumante.

 

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